la margherita e la rosa

Pignola non voglio esser davvero
ma se tu sai, dimmi il perché
se tu dell’amor sei il simbolo vero
per chieder conferma spennano me?

” m’ama, non m’ama “.. Ma cacchio, che hanno?
Io che ne so del cuor degli amanti.
Se sono amati lo capiranno,
questi umani spocchiosi e ignoranti!

Ero tranquilla nel prato d’aprile,
danzavo alla brezza d’un chiaro mattino,
quando ad un tratto mi sento morire
al ” m’ama non m’ama” di un uomo cretino
.

Brutto assassino, che male gli feci?

No che non l’ama e mai l’amera’!

Poi mi ha gettato su un mucchio di feci
sola e ferita nella mia nudita’

Or dunque dimmi, rosa vermiglia,
che ridi altera al sole che muore:
Uccidono me, povera figlia
quando sei tu il logo d’amor
e?

…” Amica cara, mi spiace davvero
ma io son regina, tu poveretta
Regola amara del mondo intero:
chi nulla conta si usa e si getta

Danza Danza Proserpina

Danza Danza Proserpina
sul cadavere del padre
Metti fior d’amor di brina,
sulla carne di tua mladre.

Danza danza Proserpina

I tuoi piedi sono cielo
le tue mani bianca cera
Seta e sangue il lungo velo
che ti copre la criniera

Proserpina è presto sera

E già Ecate sorride
tra gli anfratti delle crepe
della pelle su cui scrive
con un alfabeto a rete

Dormi dormi Proserpina
tra le braccia di tuo padre,
san di legno e fredda brina
e d”amore dolce e acre.







Amore di cielo

E I tuoi occhi…i tuoi occhi sapevano di legno di castagno.
Le tue braccia rami su cui arrampicarsi
Carne della mia carne. Mia radice amara.
Quando da bambina ti domandavo'” Mi vuoi bene, papà?”
E tu rispondevi’:” Tanto”
-“tanto quanto? Quanto il cielo o quanto il mare?”
-“Quanto il cielo che è più grande”
Poi allargavi le braccia e io sentivo il cielo e la sua vastità eterna.

Fosti il primo amore e il primo tradimento.
Auguri, babbo.

Sulla punta di una matita sola

Con la musica io danzo
sulla punta di una matita sola
Con l’inchiostro canto
e trasformo notte in aurora.

L’armonia bacia le note,
Saffo eterna come l’amore

Il ritmo picchia sul cuore,
e il cuore gode di dolore

Con la musica io danzo,
sulla punta di una matita sola.
Con l’inchiostro canto
e la notte mi trasforma in aurora.

femminino Sacro

Rami d’ulivo
Colombi albini
pulsano morte
come assassini
Ridi pagliaccio
sulle tue bombe

Ridi di chi
più non risponde


Uomo fallito
Divino morto
Sgozzi l’agnello
per pulirti dal torto
e nel torto rimani
e col torto ti sfami…


…La mia vendetta è ora
Oscura si fa ll’aurora


Io incancrenita
dalle tue viscide dita
mi lascerò morire

DAI !

Perforami il costato
non grideró nemmeno
Sono la Madre sacra
che tu hai violentato


Vacca da monta
cagna che latra…

In quanti modi mi hai chiamata?


Ora ti chiamo io:
Vai all’inferno dal tuo buon Dio
Io sarò del Caos la stella danzante
Femminino Sacro che eterno brilla.

Seni di luna, Ventre di diamante.